“ L’insieme
di torri gotiche, neogotiche, subgotiche e pseudogotiche, che davano il nome
alla casa, somigliava a una gigantesca mano nera, bitorzoluta e deforme: le
dita artigliavano il cielo, quasi ad afferrare il sole declinante che
risplendeva come una moneta brunita,
e che ben presto sarebbe finito – così pareva – nelle sue grinfie inesorabili ”.
Non mi piacciono i libri gialli/horror e simili,
così come non mi piace la marmellata di arance. Però se nel primo caso si sta
parlando de “La Famiglia Winshaw” e nel secondo di una crostata cioccolato e
arance (e mandorle), allora va bene. Adorabili entrambi.
In effetti solo verso la fine del romanzo viene
fuori il suo lato horror, quando ormai il lettore è talmente preso dalle 300
pagine lette precedentemente che non può non apprezzare. Si conclude senza l’amaro in bocca, diciamo.
Ricetta:
Pacioccare con le
mani 100 gr di zucchero, 250 gr di farina, 50 gr di cacao, 1 pizzico di
sale, 1/2 bustina di lievito e un po’ di cannella.
Aggiungere un po' alla volta 120 gr di
burro ed amalgamarlo bene. Disporre il tutto nella forma a vulcano e
riempire il cratere con un uovo
intero e un tuorlo. Con le dita
iniziare a girare per mescolare l'uovo con il bordo del cratere e poi con
tutto; continuare fino a che non si ottiene un impasto solido, lavorando con il
palmo delle mani (non le dita), ma non troppo. Stendere la pasta su una
tortiera (imburrata e infarinata) e versarci sopra la marmellata di arance.
Infornare a 180°C per circa
mezz’ora (dipende dal forno). Nel frattempo frantumare delle mandorline già
pelate, metterle sulla torta e re-infornare con l’opzione grill per un paio di
minuti, per far tostare le mandorline.
Pulizia del recipiente: la pasta frolla cruda è buonissima (parere personale).
Fatto. Semplice, veloce e
buonissima.